sabato 27 aprile 2024

SISTEMA IMPRESA

28-03-2017

Così ripartono le nostre imprese

Il presidente Berlino Tazza e Antonio Pisacane in visita a C.A.S.Com Sardegna. Tazza: «Un’associazione composta da dirigenti che sono prima di tutto imprenditori veri. Di grande concretezza i temi e le politiche sindacali a beneficio dell’imprenditor




Si chiama C.A.S. Com ed è la Confederazione Autonoma Sindacale Commercianti della regione Sardegna, da poco aderente a Sistema Impresa.

Una Confederazione già radicata nel territorio, riconosciuta tra i soggetti prioritari nel panorama della rappresentanza sindacale in Sardegna, composta da dirigenti che sono prima di tutto imprenditori veri, alcuni dei quali hanno anche ricoperto incarichi dirigenziali in diverse note associazioni di categoria e che hanno a cuore le sorti della Sardegna che «oggi è fortemente rallentata dalle procedure della burocrazia “all’italiana” e che così non potrà mai emergere per quel che vale realmente». Così Antonello Pranteddu, presidente di C.A.S. Com ci ha raccontato i motivi dell’adesione a Sistema Impresa: «Gli imprenditori sardi hanno bisogno di associazioni veloci che rispondano con servizi reali e innovativi alle concrete esigenze delle loro aziende». L’intervista.

 

 

Presidente Pranteddu, qual è la mission della vostro sistema associativo?

C.A.S.Com rappresenta molti imprenditori sardi. Micro e piccole imprese di diversi settori - commercio e turismo, trasporti, agroalimentare, edilizia e servizi - ma anche aziende di grandi dimensioni.

Il nostro sistema associativo vuole dar voce a tutti quegli imprenditori, oggi oppressi da quella drammatica burocrazia che pervade ogni ambito. Ciò che vogliamo creare per loro è una rete veloce, efficiente, innovativa di servizi che possono utilizzare per crescere e rendersi competitive sul mercato.

Molte imprese sarde hanno risentito pesantemente della crisi economica e non possono più permettersi di perdere tempo.

 

 

Quali sono le priorità per il vostro territorio?

Prioritari saranno: il commercio e il turismo, l’agroalimentare, i trasporti e l’internazionalizzazione.

Per lo sviluppo del turismo dobbiamo rompere l’isolamento in cui per troppo tempo sono rimaste la maggior parte delle nostre imprese. Albergatori e ristoratori hanno bisogno di formazione ad hoc, devono poter essere dotati di servizi adeguati e per svilupparsi avere accesso al credito.

L’agroalimentare ha bisogno crescere: sia attraverso le esperienze di cantine e caseifici sociali, formule ben avviate che abbiamo avuto modo di sperimentare anche grazie la collaborazione con un’associazione che si occupa proprio di cooperazione alimentare; sia attraverso lo sviluppo dei già avviati rapporti con la Tunisia. In tutto il nord Africa ci sono diverse imprese italiane, molte delle quali sarde, che auspicano di messe nelle migliori delle condizioni per poter sviluppare le loro imprese. Per questo motivo, abbiamo già ottimi rapporti con la Synagri, l’associazione che si occupa di sviluppare e tutelare  le aziende agricole anche all’estero e contiamo di poter migliorare per loro le vie di comunicazione Sardegna- Nord Africa che diventano cruciali per questo percorso di internazionalizzazione. All’oggi i collegamenti Cagliari-Tunisi sono troppo cari e ciò incide sullo sviluppo del sistema imprenditoriale in Africa.

Da qualche tempo abbiamo firmato un protocollo di intesa con un associazione tunisina proprio per estendere gli scambi, sia per quanto riguarda le vie aree sia per quanto riguarda la navigazione. È bene sapere che dall’Egitto al Marocco si sta realizzando una grande arteria stradale che diventa cruciale per il nostro mercato e per le relative opportunità di sviluppo. Non possiamo permetterci di perdere questa occasione solo perché diventa complicato il collegamento Sardegna- Nord Africa.

Per queste idee di crescita del nostro territorio, va da sé che diventa prioritario affrontare con urgenza tematiche strutturali quali la fiscalità, il credito, i rapporti con il sistema bancario e la formazione. Vogliamo poter essere presenti in ogni tavolo negoziale, pubblico o privato, e poter dare il nostro contributo allo sviluppo della Sardegna che è e resta una regione particolare per la lingua, per il nostro percorso storico, per il fatto di non avere uno statuto ordinario. La imprese sarde, pur volendo mantenere la loro identità, vogliono però avere pari opportunità di crescita.

C.A.S.Com è una realtà già bene strutturata, possiamo vantare professionalità che hanno collaborato per anni con importanti confederazioni nazionali, pertanto sappiamo come muoverci nel mondo sindacale. Tuttavia abbiamo necessità di poter contare su una rete di servizi al passo con i tempi.

 

 

E qui entra in campo Sistema Impresa. Perché vi siete affidati a questa confederazione?

Sistema Impresa è relativamente giovane nel panorama nazionale e maggiormente rappresentativa. Ha la sede istituzionale a Roma ma la sede operativa a Crema , in Lombardia che è notoriamente la regione del fare, ed ha sedi nei territori più all’avanguardia d’Italia. Sistema Impresa ha tutti gli strumenti di sviluppo necessari a far ripartire le nostre imprese: un solido sistema di garanzia fidi, un innovativo e celere fondo di formazione professionale, un’ottima capacità sindacale e dei contratti di lavoro al passo con i tempi, efficienti e  al contempo attenti alle esigenze di welfare.

Ecco vorremmo poter dotare le imprese Sarde di tutti questi servizi. Abbiamo avuto occasione di trascorrere qualche giorno con il presidente nazionale Berlino Tazza e del coordinatore Antonio Pisacane, nostri ospiti, che abbiamo accompagnato a visitare i luoghi imprenditorialmente più caratteristici della nostra regione. Con loro abbiamo condiviso l’ipotesi di sviluppare un polo della formazione nel comune di Gergei, a 20 km da Cagliari, in una ex struttura alberghiera che stiamo ristrutturando. L’idea sarebbe quella di sviluppare un centro che fornisca formazione a 360 grado, un centro che sia in grado di erogarla – abbiamo già un ente capace sul territorio, accreditato alla Regione Sardegna -  ma anche di finanziarla e il dialogo con il Fondo Formazienda, a tutti gli effetti uno strumento della confederazione Sistema Impresa, è fondamentale. La formazione deve riguardare tematiche care al sistema di sviluppo sardo: turismo, ristorazione, agroalimentare, agricoltura, credito e finanzia, comunicazione, management.

Abbiamo dialogato a lunga sulle idee di sviluppo nei vari settori e abbiamo finalmente trovato degli interlocutori giovani e capaci di rispondere con prontezza alle necessità che abbiamo rappresentato loro come prioritarie per la competitività delle nostre imprese. Credo che la partnership con Sistema Impresa darà presto buoni frutti.

 

 

Quali idee di sviluppo futuro per la Sardegna grazie anche all’adesione a SI?

La nostra regione deve poter mantenere la sua particolarità e al contempo essere ben presente sul mercato. Ci piace l’idea di mantenere vive tradizioni culturali e linguistiche, di rimpolpare la nostra identità anche attraverso la collaborazione già in atto con Agris, l'agenzia della Regione Sardegna per la ricerca scientifica, la sperimentazione e l’innovazione tecnologica nei settori agricolo, agroindustriale e forestale che ha come finalità quella di favorire lo sviluppo rurale sostenibile, tutelare e valorizzare le biodiversità, preservare le colture particolari sarde.

Al contempo vorremmo aprirci maggiormente al mondo. Abbiamo un potenziale elevato, la possibilità di avere flussi di persone e prodotti in entrata e in uscita. Un potenziale che fino ad oggi non abbiamo potuto sfruttare al meglio ma che ora è tempo di mostrare.

L’auspicio è che la collaborazione con Sistema Impresa conduca a queste importanti obiettivi.

 

Nella foto con il Presidente e il coordinatore di Sistema Impresa, Berlino Tazza e Antonio Pisacane, il presidente Antonello Pranteddu e la dirigenza di C.A.S.Com Sardegna

 

  • ebiten nazionale
  • formazienda
  • fidicom asvifidi
  • fondo di assistenza sanitaria