venerdì 19 aprile 2024

SISTEMA IMPRESA

04-05-2017

Fuga dei talenti

Puntare sulla formazione per valorizzare le risorse umane. I fondi interprofessionali come strumento essenziale




Si tratta di un refrain che ormai ripetiamo da anni: i «cervelli» migliori italiani vanno all'estero, perché qui da noi non trovano opportunità. Un problema reale, ma sostanzialmente mal posto. Che i ricercatori italiani vadano all'estero non è affatto un male, in un mondo globale come il nostro. Il problema se mai è un altro: non siamo in grado di attirare cervelli esteri qui da noi, e non siamo capaci di creare quel clima generale di stimolo alla formazione, allo sviluppo e alla crescita che permetta di generare un vero e proprio circolo virtuoso. Il Global Competitivity Index ci fornisce da questo punto di vista alcune indicazioni chiare: siamo al 57esimo posto a livello mondiale per quanto riguarda il Lifelong Learning, al 74esimo posto per la spesa nel terzo ciclo formativo, e addirittura al 114esimo posto nella formazione dei lavoratori dipendenti.

«Questi dati ci ricordano in maniera chiara che il vero snodo è quello della formazione, e in particolare la formazione continua», commenta Rossella Spada, direttore generale del fondo interprofessionale Formazienda. «Dobbiamo creare un terreno fertile che permetta un costante e crescente investimento in capitale umano. La vera trasformazione viene da qui. Anche in un momento di cambiamenti, come quello dell'industria 4.0, non dobbiamo mai dimenticare che il punto centrale è quello della formazione e dello sviluppo della singola persona. E non solo nella prima fase della propria vita, ma lungo tutto il proprio percorso lavorativo».

I fondi interprofessionali per la formazione continua sono uno strumento essenziale, da questo punto di vista: «Grazie all'adesione a un fondo – spiega Rossella Spada – le aziende possono veramente puntare sulla formazione del proprio personale per migliorare in termini di qualità e competitività. E il tutto è a costo zero: si tratta solo di scegliere il fondo a cui aderire. Ma non è una scelta secondaria: trovare il partner giusto, dinamico e flessibile, capace di rispondere in maniera rapida ed efficace alle proprie esigenze, può diventare veramente un punto di svolta per l'attività delle imprese, e creare un generale miglioramento dell'investimento in capitale umano nel nostro paese».

Formazienda è il fondo interprofessionale che, in termini percentuali, sta crescendo di più a livello nazionale, sia come imprese aderenti che come numero di addetti. Quale il segreto di questo successo? «Penso che il punto sia proprio quello della flessibilità», risponde Rossella Spada. «L'impresa che vuole puntare sulla formazione non deve impantanarsi in una selva burocratica, o in certe lentezze e ritualità tipiche di un modo antico (e tipicamente italiano) di concepire la concertazione. I dati citati del Global Competitivity Index ci indicano chiaramente che abbiamo sfide stimolanti da affrontare, e per fare questo servono strumenti nuovi e metodi nuovi. I fondi finanziano la formazione, e quindi devono essere per loro natura uno strumento che favorisce e semplifica i processi. Proprio ciò di cui il nostro paese ha bisogno. Il successo di Formazienda sta ad indicare che probabilmente siamo in grado di rispondere in maniera soddisfacente alle esigenze delle imprese».

  • ebiten nazionale
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  • fidicom asvifidi
  • fondo di assistenza sanitaria