mercoledì 24 aprile 2024

FEDASVICOM LOMBARDIA

04-07-2018

Programma Regionale di Sviluppo (PRS) 2018/2023. Il contributo di Sistema Impresa – Lombardia

Tazza (presidente SI-Lombardia): «La strategia integrata di rilancio dell’economia lombarda è il metodo vincente. Le nostre proposte tutelano imprese e capitale umano».




MILANO - Il Programma Regionale di Sviluppo (PRS) per l’XI legislatura  – approvato in Giunta Fontana lo scorso 29 maggio – si arricchisce degli spunti e delle indicazioni delle rappresentanza dei territori.

Seguendo il metodo del confronto e il percorso di dialogo volto a recepire le sollecitazioni che giungono dalle diverse realtà locali, economiche e sociali della Lombardia, Regione ha fatto presente, nel corso degli Stati Generali del Patto per lo Sviluppo, la rinnovata volontà di accogliere note e input dalle rappresentanze sindacali già facenti parte del Tavolo.

Il PRS individua 5 aree di intervento prioritarie: l’autonomia, l’innovazione, la sostenibilità, l’attenzione alle fragilità e la sicurezza. Una volta valutate le proposte delle rappresentanze territoriali e modificato il documento attraverso emendamenti, il PRS approderà in Consiglio Regionale dove dovrà ricevere l’approvazione definitiva. Dopo l’ok del Consiglio il documento verrà inviato a Governo e Parlamento.

Dell’apporto di Sistema Impresa Lombardia abbiamo parlato con il presidente Berlino Tazza.

 

 

Presidente, nel PRS 2018/2023 Regione indica tra le condizioni prioritarie di  crescita l’Autonomia. Cosa ci dice a riguardo?

Sistema Impresa non ha mai fatto segreto della sua adesione al progetto dell’Autonomia. Ciò che abbiamo sottolineato nelle nostre osservazioni è la necessità di promuovere un federalismo responsabile, attento alle istanze dei territori e degli enti locali, performante sul piano del fisco e dell’erogazione dei servizi. E’ fondamentale rimarcare la centralità delle comunità locali nell’assetto dei poteri istituzionali. Siamo convinti che l’autonomia possa e debba realizzare un servizio democratico civico di prossimità, avvicinando il lavoro delle istituzioni alle comunità locali e ai cittadini in una prospettiva di rilancio dell’idea di cittadinanza e di partecipazione alla dimensione dell’impegno pubblico.

 

 

Tra le tematiche prioritarie del PR 2018/2023 è dato ampio spazio al tema dell’innovazione e allo sviluppo imprenditoriale.

Cultura e prassi dell’impresa sono il motore della vita pubblica. Le Pmi lombarde devono essere sostenute nel cammino verso un incremento della competitività, della qualità dei prodotti e delle filiere, dell’innovazione di processo secondo gli standard 4.0. Nell’ambito di un’economia lombarda fortemente integrata nella scena internazionale e mondiale, è necessario oltretutto produrre di concerto con le Camere di Commercio e le Associazioni di categoria una strategia complessiva di presidio istituzionale e commerciale dei mercati esteri, con sensibile riferimento al contesto europeo e allo scenario dei paesi emergenti. La rete produttiva lombarda deve essere messa nelle condizioni di accedere con agilità ai bandi di finanziamento dell’Unione Europea finalizzati allo sviluppo della ricerca e dell’innovazione. Abbiamo fatto presente che, ai fini della promozione della competitività delle imprese è auspicabile l’implementazione di progetti a guida aziendale, ma con un forte sostegno di Regione Lombardia che può coinvolgere centri universitari di eccellenza per garantire livelli performanti di competizione tecnologica. Una prospettiva che rende indispensabile in particolare lo sviluppo della banda ultra-larga ai fini del trasferimento tecnologico.

Inoltre, considerata la prevalenza delle PMI inserito nel quadro economico regionale, non si può prescindere da una valorizzazione dei cluster, che devono poter collaborare con le istituzioni scolastiche territoriali ai fini di un ingresso nel mondo del lavoro dei giovani.

Abbiamo infine constatato la necessità di immaginare una rivisitazione dell’IRAP ai fini di un’estensione delle politiche di beneficio per gli insediamenti aziendali di nuova formazione e non solo, agevolando iniziative di attrattività e di raccolta degli investimenti provenienti anche da fuori regione. Una linea di azione che si sposa fattivamente con la creazione di zone economiche speciali che non solo devono premiare le aree di confine ma circoscrivere le sacche territoriali dove si nascondono maggiori indici di sofferenza, per creare standard produttivi e di crescita comuni.

 

 

Il documento di Regione mette altresì a tema la centralità della conoscenza e del capitale umano.

In riferimento al mercato del lavoro e alle politiche scolastiche che possono consentire l’accesso dei giovani al mondo produttivo abbiamo ritenuto necessario suggerire una maggiore valorizzazione del contratto di apprendistato professionalizzante oltre all’incremento dei livelli di adesione al progetto alternanza scuola-lavoro. Crediamo che la scuola debba essere sempre di più concepita come la via di accesso naturale all’azienda e alla fabbrica.

Ai fini dell’aggiornamento della qualificazione e riqualificazione del personale impiegato in azienda, tema a noi molto caro, abbiamo ritenuto fondamentale ribadire la centralità della formazione continua rivolta agli addetti che, tuttavia,  deve essere estesa agli imprenditori e ai liberi professionisti. La Lombardia deve porre al centro del sistema produttivo e manifatturiero l’elemento della conoscenza in un’ottica di lungo periodo, calibrata sui percorsi individuali, capaci di accompagnare l’intero piano della vita lavorativa.

 

 

In merito a quali altre tematiche Sistema Impresa ha ritenuto opportuno intervenire?

Un tema fondamentale affinché avvenga un concreto sviluppo imprenditoriale è sicuramente quello delle infrastrutture e dei trasporti. Le vie di comunicazione, fisiche e digitali, sono i prerequisiti di un’economia che pianifica le sfide del futuro creando le condizioni della crescita in sede locale.

Abbiamo rimarcato quanto sia indispensabile porre grande attenzione sul fronte ferroviario e agli standard dei servizi offerti ai cittadini.

Tra le tematiche che ci stanno particolarmente a cuore abbiamo tenuto a sottolineare quanto il turismo e il commercio siano indispensabili al rilancio di tutto il territorio lombardo. I due settore sono comparti strategici per lanciare e consolidare il brand lombardo per questo diventa essenziale puntare su servizi di qualità, sulla promozione dei territori e delle città con un adeguato processo di digitalizzazione marketing, sulla valorizzazione delle identità culturali, sulla difesa della redditività delle aziende e tenuta occupazionale, sulla valorizzazione dei distretti urbani del commercio.

Un cenno determinante lo abbiamo fatto anche all’accesso al credito per Pmi/micro-imprese. Il credito è leva dello sviluppo e indicatore della fiducia da parte delle istituzioni verso le aziende che necessitano di fare gli investimenti strategici in tempi certi. Per questa ragione abbiamo sostenuto la necessità di potenziare e adeguare il ruolo dei confidi nel panorama lombardo.

Infine, ma non per ordine di importanza abbiamo creduto fosse indispensabile sottolineare la necessità di difendere la salute nei contesti abitati sia in termini di qualità dell’aria che in termini di rifiuti. L’ecosostenibilità delle politiche territoriali finalizzate allo sviluppo e alla salvaguardia delle comunità è presupposto fondamentale per il “viver bene” la nostra Regione.

 

 

Cosa ha maggiormente apprezzato del Programma Regionale di Sviluppo 2018/2023?

Sicuramente il metodo di Regione Lombardia: l’apertura dell’ente regionale alle proposte ai contributi delle associazioni di categoria rappresenta il metodo di lavoro più efficiente ed efficace per conseguire gli obiettivi che devono caratterizzare il sistema economico e sociale lombardo nel prossimo quinquennio. Un percorso di condivisione e di compartecipazione in merito alle sfide, alle responsabilità e agli strumenti che impegna fin dall’inizio l’intera società civile e lombarda ad uno sforzo comune. E come tale è meritorio di credito, sostegno e fiducia.

Sistema Impresa ha infatti accolto di buon grado l’invito di Regione Lombardia fornendo le note descritte (vedi pdf allegato), e si fa sin d’ora garante di un rapporto di collaborazione proficua a tutela delle imprese e dei cittadini lombardi.




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