SISTEMA IMPRESA
01-10-2013
Da oggi Iva al 22%. E un’altra crisi politica
Tazza: “Le conseguenze a carico dell'economia reale: a rimetterci sono ancora imprese e famiglie”
L’aumento dell’Iva è ormai inevitabile. Il Consiglio dei Ministri tenutosi venerdì pomeriggio ha rinviato la decisione sullo slittamento dell'Iva da ottobre a gennaio. Stando così le cose da oggi l'aliquota IVA sale dal 21% al 22%.
L’aumento produrrà della ricadute economiche pesanti. E’ previsto un aumento di spesa a famiglia variabile (dalle 200 alle 350 euro) e a cascata un incremento dell’inflazione, un'ulteriore diminuzione dei consumi e un rincaro dei prezzi.
A questo scenario, si aggiunge la nuova crisi politica che si sta via via profilando. Una situazione di tensione continua che ha portato nuovamente alla discesa dell’indice di Piazza Affari (-2,4% stamattina 30.09.2013) e ad una nuova crisi politica.
«La crisi ha già sfinito famiglie e imprese, l’aumento dell’aliquota Iva determinerà un ulteriore impatto recessivo smorzando i primi timidi segni di ripresa» ha commentato Berlino Tazza, presidente di Sistema Commercio e Impresa. «Ci auguriamo possano essere accantonate le battaglie di parte. Devono prevalere gli interessi del Paese che aspetta, ormai da tempo, l'equilibrio politico per avviare le tanto attese riforme».