SISTEMA IMPRESA
06-06-2016
A Roma le Considerazioni Finali di Visco
Tazza: “Bankitalia adempia ai suoi doveri per lo sviluppo del Paese”
Si è tenuta ieri presso Palazzo Koch il tradizionale appuntamento annuale relativo alla relazione sulle Considerazioni finali della Banca d’Italia, che ha visto la partecipazione di molte figure del mondo politico ed economico. Il governatore Ignazio Visco ha infatti presentato i dati, riconoscendo da una parte diversi segnali positivi per l’economia italiana, come ad esempio la ripresa della domanda interna, l’aumento dell’occupazione e i passi avanti del Mezzogiorno. Dall’altra, ha altresì sottolineato alcuni nodi dell’economia italiana, mostrando quanto sia necessario consolidare l’intero apparato economico attraverso nuovi stimoli, come un possibile e ulteriore taglio del cuneo fiscale sul lavoro, incentivi all'innovazione e lotta a inefficienze e illegalità.
Il commento del presidente di Sistema Impresa Berlino Tazza, invitato alla presentazione «Credo che il governatore abbia correttamente sollecitato alcuni interventi che il sistema Paese deve compiere, come un maggiore impegno per la crescita anche occupazionale, investimenti pubblici mirati da rilanciare, ad esempio infrastrutture materiali e incentivi all'innovazione che devono essere rinforzati. È doveroso, tuttavia, sottolineare quei doveri che un sistema bancario come Bankitalia ha nei confronti dello sviluppo del Paese. A mio avviso, è necessario infatti elaborare un nuovo modello di servizio e consulenza delle banche che punti a recuperare la fiducia nei cittadini attraverso una gestione trasparente e virtuosa del credito, anche a seguito degli scandali che hanno coinvolto Popolare Vicenza e Veneto Banca. La crisi non può dirsi superata, come ha giustamente osservato Visco, è importante continuare su questa strada».
Vittorio Codeluppi, presidente di Sistema Credito, commenta in particolar modo l’intervento di Visco sul bail in, la norma che dal 1° gennaio permette alle banche in difficoltà di attingere in primo luogo ai fondi degli azionisti e degli obbligazionisti e se necessario da quelli dei correntisti con più di 100mila euro. «Finalmente viene avanzata la richiesta all’Unione Europea di fare un passo indietro presentando, quindi, una revisione alla direttiva, che di fatto non può giovare a un sistema bancario, seppur solido, ma provato dalla crisi. C’è un punto su cui concordo pienamente, ovvero che andasse fatta una corretta definizione della norma, da non applicare retroattivamente ma attraverso un passaggio graduale e meno traumatico. L’esperienza internazionale mostra come, a fronte di un fallimento del mercato, sia più utile un intervento pubblico tempestivo».
Umberto Pirelli, presidente del confidi Fidicom Asvifidi Antali:
«Esprimo il mio accordo sull’osservazione avanzata da Visco relativamente alla necessità di aggregazione all’interno del mondo bancario. Tuttavia è bene precisare che l’aggregazione deve essere guidata da una maggiore efficienza, che non dimentichi il supporto a famiglie e imprese. Mi riferisco soprattutto alla riforma del Credito Cooperativo: è un bene procedere verso una maggiore solidità, ma sarebbe negativo perdere il valore aggiunto del movimento cooperativo, che rappresenta un terzo del settore bancario italiano. Infine, credo che la direzione più tecnologica e innovativa, la cosiddetta Fintech, auspicata dal governatore Visco, a partire dalla digitalizzazione, sia l’unica possibile perché comporterebbe notevoli risparmi di costo nell’offerta di servizi tradizionali».