venerdì 19 aprile 2024

SISTEMA IMPRESA

15-06-2017

Accordo Consip - Sistema Impresa per l’accesso al Mercato elettronico della PA

Consip e Sistema Impresa siglano un accordo per promuovere il Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione e favorire l’accesso alle MPMI. Tazza: “Le nostre imprese accederanno ad un mercato che vale 2,7 miliardi di euro”




Roma 14 giugno 2017 - Consip e Sistema Impresa siglano un accordo per promuovere il Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione e favorire l’accesso alle MPMI. Un mercato enorme, stimato 2,7 miliardi di euro,  quello realizzato da Consip per la razionalizzazione della spesa pubblica al quale avranno accesso anche le oltre 160mila imprese della confederazione nazionale di Sistema Impresa. E’ questo il grande risultato dell’adesione al progetto ‘Sportelli in rete’ che si è concretizzata con l’accordo nazionale siglato ieri 14 giugno a Roma fra l’amministratore delegato di Consip Ing. Luigi Marroni, a capo della centrale unica di committenza dello Stato di proprietà al 100% del Ministero dell’Economia e delle Finanze, e il presidente di Sistema Impresa Dott. Berlino Tazza.

 

«Sono molto soddisfatto dell’accordo raggiunto con Consip. Sistema Impresa si impegnerà affinché tutte le articolazioni, le federazioni e i loro aderenti diano il loro significativo contributo. È una straordinaria possibilità di crescita per le nostre imprese che si vedono finalmente spalancate le porte dell’e-procurement. Il Mercato elettronico della pubblica amministrazione è un marketplace selettivo dove possono misurarsi solamente fornitori che risultano abilitati a seguito di una procedura che sarà interamente a carico dei nostri uffici. Il Business to Government finora ha avuto un impatto rilevante e positivo sui gruppi e le società di grandi dimensioni, ma l’accordo nazionale che abbiamo voluto e firmato con Consip inverte la tendenza aprendo scenari di forte stimolo per le Pmi» commenta Tazza.

 

Il tetto limite degli acquisti è fissato in base alla soglia comunitaria, pari a 135mila euro. Le imprese e gli uffici della pubblica amministrazione possono avviare negoziazioni dirette attraverso la visione dei cataloghi online e specifiche proposte di offerta. I numeri del Mepa aumentano di anno in anno: 62mila imprese abilitate, 82mila cataloghi, 8 milioni e mezzo di articoli, 168mila transazioni nel 2016 mentre ad aprile 2017 è stato registrato un incremento del 37%.

 

Ma sentiamo che cosa ci ha detto nell’intervista il presidente di Sistema Impresa.

 

Presidente, una boccata d’ossigeno per le imprese.

E’ questo l’obiettivo che sta alla base dell’accordo nazionale con Consip. Abbiamo aperto nuovi mercati dove le aziende abilitate saranno messe nelle condizioni di allocare beni e servizi beneficiando dei canali del mercato elettronico riservato agli uffici statali di ogni ordine e grado. Parliamo di un ventaglio immenso di transazioni commerciali: dalla cancelleria ai servizi più elementari come le pulizie fino alla fornitura di prodotti tecnologici avanzati, consulenze di concetto o addirittura lavori di manutenzione edilizia. Conosciamo i benefici che ha arrecato Consip alle casse della pubblica amministrazione, garantendo un’opera indispensabile di razionalizzazione della spesa. Certamente i 2,7 miliardi dello shopping elettronico sono una cifra decisamente inferiore rispetto agli 8 miliardi gestititi direttamente da Consip e rappresentano una goccia nel mare dei 130 miliardi di spesa complessivi della pubblica amministrazione, ma è indubbio che il Mepa stia prendendo sempre più piede in linea con la crescita esponenziale degli acquisti in rete che si registra nel mercato digitale privato.

 

Ma perché siglare un accordo nazionale?

Consip ci ha dato fiducia valorizzando il ruolo degli enti intermedi che possono mettere in contatto soggetto pubblico e attori privati. Sistema Impresa non ha fatto altro che muoversi sulla base della propria mission trasformando i propri uffici territoriali negli ‘Sportelli in rete’ del Mepa. Come esercitiamo attività di sindacato datoriale nelle sedi governative e istituzionali per tutelare gli interessi degli associati sul versante normativo, così implementiamo i servizi necessari per rafforzare l’azione delle imprese.  Spettava a noi fare in modo che anche le piccole e micro imprese potessero usufruire del vantaggio offerto dal mercato elettronico della pubblica amministrazione tanto più che le aziende iscritte a Sistema Impresa, secondo l’indagine interna che abbiamo effettuato, sono in grado di rispondere positivamente al 90% del fabbisogno e delle richieste di fornitura presenti nel Mepa. L’accordo nazionale firmato con Consip è una risposta utile, concreta e che intende mettere a frutto queste potenzialità superando la coda perdurante della crisi. E’ anche il primo contratto nazionale di questo tipo: una scelta che abbiamo compiuto stupendo i nostri stessi interlocutori ma che abbiamo attuato coerentemente con le strategie e le esperienze maturate in questi anni.

 

Può essere più preciso?

Credo che sia necessario non disperdere le energie evitando di procedere in ordine sparso, ma  spronando le federazioni e le articolazioni territoriali che compongono Sistema Impresa a muoversi dentro un contesto operativo aggiornato e unitario. È il nostro metodo di lavoro: individuare le buone prassi per codificarle senza sacrificare la flessibilità e la tempestività, testando in fase sperimentale ciò che poi, superata la prova, diventa uno strumento ordinario per vincere la sfida della competitività e dell’efficienza. La stessa che i nostri imprenditori sono costretti a sostenere nei rispettivi ambiti di riferimento. Un’organizzazione, soprattutto se ha il compito di rappresentare interessi economici in settori diversificati e complessi, si esprime al meglio quando gli orientamenti di lungo periodo sono salde e ben individuate. La modalità dell’accordo nazionale investe integralmente Sistema Impresa, istituendo a livello centrale la possibilità di accedere ad un mercato florido e alternativo rispetto all’export tradizionale o all’ambito domestico ma valorizzando la presenza sistematica delle nostre diramazioni nei territori e nelle principali città del Paese.

 

Come intendete procedere?

“Abbiamo un primo pacchetto di ‘Sportelli in rete’ che potranno essere attivati immediatamente per abilitare le imprese che non vogliono perdere questa importante occasione e ambiscono ad entrare a far parte in tempi rapidi della rete del Mepa. Mi riferisco ad Api Milano e alle articolazioni territoriali di Sistema Impresa che hanno sede nelle città di Cremona, Crema, Lodi, Roma, Napoli, Benevento, Messina. Possiamo contare su una presenza nazionale capillare e molto ramificata, capace di esprimere oltre 60 sedi in tutte le regioni italiane. Fermo restando che l’accordo nazionale mette tutti nelle condizioni di operare in questa direzione, è naturale che nella fase iniziale ci sia chi è disposto a muoversi con maggiore tempismo. Sotto questo punto di vista rilevo con grande soddisfazione che il territorio della provincia di Cremona è in grado di far partire fin da subito, unico caso, due stazioni abilitanti. Una a Crema, incardinata in un territorio produttivo che garantisce oltre il 50% del Pil provinciale, e una nel capoluogo impegnata a lavorare per le aziende cremonesi e casalasche.

 

La procedura di abilitazione è complessa?

È molto più semplice di quanto sembri e in ogni caso è in capo agli ‘Sportelli in rete’ ossia, nel nostro caso, agli uffici e al personale di Sistema Impresa. Per ogni sede territoriale è stata individuata una figura specifica, formata direttamente da Consip, che ha il compito di raccogliere le richieste di abilitazione ed istruire le imprese per completare il percorso che permette l’ingresso nel circuito virtuoso del Mepa. Vista la natura tecnologica della piattaforma ciò che risulta davvero essenziale è la costruzione di un catalogo online dei prodotti di facile consultazione, completo, e che può essere modificato in tempo reale sulla base delle esigenze aziendali. Le pubbliche amministrazioni possono effettuare l’ordine di acquisto, che si traduce in una transazione immediata sulla base dei prodotti e dei prezzi in catalogo, oppure la richiesta d’offerta che permette ai fornitori di confrontare le rispettive proposte tecniche e le corrispondenti quotazioni in risposta ad una chiamata da parte dell’ente statale di turno. I vantaggi per le aziende sono primari e decisivi: il canale di ingresso al mercato della pubblica amministrazione non ha limiti di operatività territoriale, rendendo possibile uno spettro di comportamenti che vanno dalla più stretta localizzazione alla presenza diffusa sulla scena nazionale puntando sulla specializzazione dell'offerta. A ciò si aggiunge la celerità delle procedure online rispetto a quelle cartacee. Un mix che può fare la differenza a maggior ragione nei periodi di criticità.

 

 




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