giovedì 25 aprile 2024

11-03-2020

Regione Lombardia, sì al modello Codogno. Le proposte al governo

Chiusura a tappeto di attività e servizi. Tranne per i soggetti che svolgono pubblica utilità. Per le imprese corsia preferenziale: autoregolamentazione e continuità produttiva. Il documento




Regione Lombardia ha inviato al governo le proposte in merito ad ulteriori azioni di contenimento rispetto a quanto già definito dal Dpcm dell’8 marzo. Si tratta di un pacchetto che la giunta Fontana ha elaborato all’interno del Patto per lo Sviluppo collaborando con le associazioni datoriali e sindacali, gli enti locali, l’Anci, l’Upl.


Al tavolo di coordinamento ha partecipato in modo costante e sistematico Sistema Impresa Lombardia fornendo un contributo utile anche ai fini della stesura del documento rivolto all'esecutivo nazionale.


A seguire gli aspetti fondamentali del testo licenziato in seno alla segreteria tecnica del Patto per lo Sviluppo.


LE PROPOSTE DI REGIONE LOMBARDIA AL GOVERNO 


- chiusura di tutte le attività commerciali al dettaglio, ad eccezione di quelle relative ai servizi di pubblica utilità, ai servizi pubblici essenziali, alla vendita di beni di prima necessità e alle edicole;


- chiusura di tutti i centri commerciali, degli esercizi commerciali presenti al loro interno e dei reparti di vendita di beni non di prima necessità. Restano aperte le farmacie, le parafarmacie e i punti vendita di generi alimentari e di prima necessità. Sono chiusi i mercati sia su strada che al coperto e le medie e grandi strutture di vendita;


- chiusura di bar, pub, ristoranti di ogni genere;

 

- chiusura delle attività artigianali di servizio (es. parrucchieri, estetisti, ecc..) ad eccezione dei servizi emergenziali e di urgenza;

 

- chiusura di tutti gli alberghi e di ogni altra attività destinata alla ricezione (es. ostelli, agriturismi, ecc..) ad eccezione di quelle individuate come necessarie ai fini dell’espletamento delle attività di servizio pubblico;


- sospensione di tutti i servizi mensa sia nelle strutture pubbliche che private;


- chiusura di tutti i servizi terziari e professionali, ad eccezione di quelli legati alla pubblica utilità e al corretto funzionamento dei settori richiamati nei punti precedenti;


Si propone l'ulteriore sospensione, di conseguenza, dei termini processuali e degli adempimenti di natura amministrativa, assicurativa, ecc..

 

 Ogni attività svolta con modalità di lavoro agile è consentita.

 

Per le imprese e le realtà manifatturiere una corsia prefrenziale: autoregolamentazione e continuità produttiva con la garanzia di attuare misure di sicurezza adeguate per i lavoratori. 


È fatta salva l'individuazione da parte di Regione Lombardia delle attività di indifferibile necessità.


(Nell’allegato in formato Pdf il documento per intero)

 




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