Digitalizzazione dell'impresa e del lavoro, il progetto di Sistema Impresa Roma

L’emergenza sanitaria legata al Coronavirus sta mostrando in modo significativo l’importanza della digitalizzazione associata alla formazione. In questa fase si sta riscoprendo la centralità di canali di formazione alternativi alla classica forma residenziale. È infatti sempre più ricorrente l’utilizzo di piattaforme in grado di rendere fruibile un numero elevato di percorsi formativi.

Alla luce di questa fase emergenziale la scelta di Sistema Impresa Roma di sostenere l’iniziativa Repubblica Digitale, promossa dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, assume un rilievo ulteriore e dotato di grande attualità. La progettualità di Sistema Impresa Roma, infatti, è rivolta a sfruttare appieno le potenzialità della digitalizzazione in chiave formativa con un focus importante sul comparto dell’assistenza sanitaria.

Spiega Francesco Pasquali, presidente di Sistema Impresa Roma: ^«Abbiamo aderito al Manifesto “Repubblica Digitale”, un’iniziativa strategica nazionale con l’obiettivo di combattere il divario digitale presente nella popolazione italiana, al fine di sostenere la massima inclusione digitale e favorire l’educazione sulle tecnologie del futuro nel tentativo di rafforzare il legame tra le realtà produttive, le risorse della tecnologia 4.0 e la formazione anche da remoto. Consapevole che le carenze digitali nei diversi ambiti rappresentano uno dei principali ostacoli per lo sviluppo del Paese in quanto hanno un impatto negativo sulla occupabilità (Skills Outlook Scoreboard dell’OCSE), abbiamo siglato una partnership consolidata con alcune aziende associate, presentando il progetto “Digitale, tra emancipazione ed inclusione”».

«La nostra iniziativa – continua Pasquali – è stata ritenuta idonea al raggiungimento degli obiettivi fissati nel Manifesto che si rivolge a dipendenti di aziende micro e piccole, associazioni, enti formazione e associazioni di studenti universitari. Da parte nostra c’è stata anche la volontà di riservare una particolare attenzione alle imprese operanti nel settore sanitario e sociosanitario».