venerdì 26 aprile 2024

SISTEMA IMPRESA

11-07-2014

Via libera della Camera al Decreto Cultura

Il presidente Tazza: «Il Turismo non solo attività produttiva ma anche strumento di governo del territorio»




 

Il decreto Cultura, presentato dal Ministro per i Beni culturali Dario Franceschini, ha incassato il via libera della Camera, seppur introducendo una serie di modifiche. Fra le novità previste, l’estensione dell’Art Bonus (l’insieme di misure per favorire il mecenatismo culturale), l’introduzione di distretti turistici con zone a “burocrazia zero” (non soggette a vincolo paesaggistico-territoriale o del patrimonio storico-artistico), la possibilità per gli alberghi di usare il tax credit anche per l’acquisto di mobili, la scelta di una capitale italiana della cultura, le deroghe per assunzioni a tempo determinato di professionisti under 40 nei luoghi della cultura, la “carta del turista” con sconti e promozioni  e un tax credit per la ristrutturazione delle piccole sale cinematografiche.

 

Alcuni approfondimenti del Decreto Cultura

Per quanto riguarda le novità relative al settore turistico sono stati immaginati oltre agli sconti sull’arredamento degli alberghi non necessariamente collegati a ristrutturazioni, si prevede l’estensione del Tax Credit del 30% sulla digitalizzazione anche alle agenzie di viaggi e ai tour operatour  che portano i turisti in Italia  (cosiddetti incoming).

Previsti nuovi criteri per la classificazione energetica  delle strutture ricettive da adeguare agli standard dell’estero, premiando accessibilità ed efficienza energetica. Dal punto di vista economico si rivedranno le norme sul tax free shopping che consente ai non residenti di recuperare l’Iva pagata sugli articoli acquistati. Infine con i distretti turistici saranno favorite aggregazioni e reti di impresa, individuando zone a “burocrazia zero” dove verranno semplificate  le procedute di avvio ed esercizio delle attività imprenditoriali.

 

Tazza: «Il Turismo non solo attività produttiva ma anche strumento di governo del territorio»

«Per certo si tratta di iniziative molto utili» interviene Berlino Tazza, presidente di Sistema Commercio e Impresa «Esse, infatti, prefigurano il settore turistico non solo come attività produttiva a sé stante, ma anche come strumento di governo del territorio. Le agevolazioni fiscali per interventi di manutenzione, protezione, restauro o i privilegi per le start up e le imprese turistiche under 40, sono una buona opportunità per migliorare e rendere ancora più competitive le strutture ricettive. Con questo aiuto governativo l’apporto più esterofilo dei giovani e il livello altamente qualificato di alcuni imprenditori motivati a far ripartire l’Italia, sono strumenti utili per fermare il numero della disoccupazione giovanile e della generazione Neet – Not in Education, Employment or Training. Per questo motivo, un bel segnale arriva anche dall’aver immaginato alcuni strumenti come l’assunzione di giovani presso gli istituti e i luoghi della cultura pubblici.

 

«È un buon inizio» conclude il presidente Tazza «Ma si può e si deve fare di più per l’Italia. Secondo i dati del Rapporto 2014 Italiadecide, il settore turistico annovera fra i suoi mali la burocrazia, le troppe leggi e i troppi poteri decisionali che piazzano il Belpaese al 79esimo posto per la misura con cui il governo ritiene prioritaria l’industria turistica, che vale 161 miliardi di euro (10,2% del Pil). È infine necessario dare all’Enit, l’agenzia nazionale del turismo, nuove progettualità per promuovere il settore turistico italiano nel mondo, grazie a progetti promozionali con obiettivi chiari e risultati misurabili». 

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