SISTEMA IMPRESA
26-11-2014
La Camera approva il jobs act
Il testo torna al Senato per il varo definitivo
Jobs act approvato dall’Aula della Camera con 316 sì, 6 no e 5 astenuti.
Nessuno dei deputati dell'opposizione ha partecipato al voto finale.
Ora il disegno di legge, che prevede cinque deleghe al governo, torna a Palazzo Madama per il varo definitivo: l’obiettivo è chiudere entro il 9 dicembre e approvare i principali decreti delegati entro fine anno.
Il Jobs act e i decreti delegati entreranno in vigore il giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta.
Tra le modifiche più significative:
I contratti
Riordino dei contratti. Il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti può essere applicato solo ai neoassunti: garantisce il diritto al reintegro nel posto di lavoro in caso di licenziamenti illegittimi solo per quelli nulli e discriminatori, ma anche per «specifiche fattispecie» di quelli disciplinari: saranno i decreti delegati a stabilire quali saranno queste «fattispecie». In tutti gli altri licenziamenti disciplinari e per quelli per motivi economici (esigenze aziendali) giudicati ingiustificati sarà previsto solo l’indennizzo.
Il riordino delle forme contrattuali e dei rapporti di lavoro è volto a trasformare il contratto a tutele crescenti nella modalità normale di assunzione. Uno degli obiettivi è creare un testo organico di disciplina delle tipologie contrattuali mirato anche al «superamento» delle collaborazioni coordinate e continuative.
La cassa integrazione
La legge rivede il sistema di ammortizzatori sociali universale, che ruoterà intorno all’«Aspi», già introdotta dalla legge Fornero. Sarà impossibile autorizzare la cig in caso di cessazione definitiva di attività dell’azienda. Saranno rivisti i limiti di durata dell’indennità (adesso il tetto è di 2 anni per la cassa ordinaria e di 4 per la straordinaria) e sarà prevista una maggiore partecipazione delle aziende che la utilizzano. Viene introdotto il «compenso orario minimo».
Le aziende in crisi potranno essere acquisite dai dipendenti.
Controlli a distanza
Con il monitoraggio a distanza di impianti e strumenti di lavoro si spinge sul telelavoro e sulla flessibilità. Inoltre si modifica la disciplina delle mansioni in caso di riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale. Più semplice il passaggio da una mansione all’altra (con la possibilità anche di demansionamento).
Tutela della maternità
La delega prevede l’estensione della maternità alle lavoratrici parasubordinate. Ci sono anche un credito d’imposta per le lavoratrici con figli minori o disabili non autosufficienti. Un lavoratore può cedere a un collega giorni di ferie per permettergli di curare i figli minori malati gravi. C’è anche la razionalizzazione e la revisione di procedure e adempimenti per facilitare l’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro.
L’Agenzia per l’impiego
Viene istituita un’Agenzia nazionale per l’impiego e si punta a semplificare e razionalizzare le procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro. Meno adempimenti quindi a carico di cittadini e imprese. L’obiettivo è svolgere tutti gli adempimenti per via telematica. Il Jobs act e i decreti delegati entreranno in vigore il giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta.