SISTEMA IMPRESA
27-09-2013
Possibile aumento dell’Iva
Tazza: «Non credo che l’aumento di tasse o di accise possa rappresentare la strada da seguire per evitare l’aumento dell’imposta»
Previsto per oggi, a seguito del vertice in calendario tra il premier Letta e il Capo dello Stato sui recenti avvenimenti politici, il Consiglio dei ministri che dovrebbe scongiurare l’aumento dell’Iva.
L’idea è quella di rinviare l’aumento dell’imposta sul valore aggiunto di 3 mesi, da ottobre 2013 a gennaio 2014, e affidare alla legge di stabilità una revisione organica delle aliquote che potrebbe scattare il prossimo anno. Per coprire questo primo stop si sta parlando in questi giorni di aumentare le accise sui carburanti. Si è ipotizzato anche di aumentare gli acconti Ires, Irpef e Irap.
«Scongiurare l’aumento dell’Iva è fondamentale» ha dichiarato il Presidente della Confederazione Sistema Commercio e Impresa, Berlino Tazza. «L’aumento dell’Iva porterebbe sia ad un incremento dei prezzi sia una riduzione dei consumi - tra l’altro in un momento in cui, al contrario, si potrebbero percepire segnali di ripresa soprattutto durante il mese di dicembre e le festività. In una situazione già compromessa per le imprese del commercio, un'ulteriore contrazione della domanda interna porterebbe alla chiusura di molte attività».
Riguardo alle ipotesi per scongiurare l’aumento dell’Iva, prosegue il presidente Tazza: «Non credo che l’aumento di tasse o di accise possa rappresentare la strada da seguire per evitare l’aumento dell’Iva. Anziché aumentare le tasse, bisognerebbe tagliare la spesa pubblica. E’ necessario abbinare una riforma fiscale che miri a ridurre le tasse, per aumentare anche il potere d’acquisto, che farebbe ripartire la domanda interna e che di conseguenza condurrebbe alla ripresa. Da qui - conclude Tazza - passa la ripresa dei consumi e una prospettiva di rilancio del commercio».