Firmato il Testo Unico sulla Rappresentanza fra Sistema Impresa e Confsal

Firmato a Roma presso la sede della CONFSAL  in viale di Trastevere 60, il “Testo Unico sulla Rappresentanza” tra SISTEMA IMPRESA e CONFSAL .

L'accordo interconfederale regola la contrattazione collettiva nazionale di categoria, nonché quella di secondo livello territoriale e aziendale, la misurazione della rappresentatività e le forme di rappresentanza in azienda.

Il presidente di SISTEMA IMPRESA Berlino Tazza commenta così l’importante atto: «Oggi il Sistema Confederale pone un’importante pietra miliare nel percorso di qualificazione della propria attività politico-sindacale grazie alla sigla con il partner CONFSAL del “Testo Unico sulla Rappresentanza. «Tale Accordo» aggiunge Tazza «è il segnale che i corpi intermedi svolgono un lavoro tangibile nei confronti di imprese e lavoratori e desiderano esercitare un ruolo da protagonisti in un momento storico in cui si assiste a un tentativo di sminuire il ruolo delle Parti Sociali nel nostro Paese. Con questo documento, in una logica di mutuo riconoscimento, le Parti consolidano la reciproca rappresentatività e rappresentanza».

Continua il presidente Tazza «Per SISTEMA IMPRESA, in linea con il Jobs Act  e la legge di stabilità 2016 sui premi di produttività, la contrattazione collettiva di II° livello è un utile strumento di flessibilizzazione del mercato del lavoro a cui è possibile affidare alcune materie relative alle diverse peculiarità aziendali. È imprescindibile rendere il mercato più ‘reattivo’ rispetto alle esigenze imposte dalla moderna economia globalizzata. Il C.C.N.L. - nel mantenere la funzione di tutela generale per tutti gli addetti del settore - deve favorire l’esigibilità del secondo livello di contrattazione, incentivandone la diffusione ».

A sostegno di quanto illustrato dal presidente Tazza il Documento di Economia e Finanza (DEF) 2016 Sezione III - Programma Nazionale di Riforma, approvato nel Consiglio dei Ministri dell’8 aprile u.s., riporta l’intenzione del Governo di dare sempre maggiore impulso alla contrattazione aziendale che potrebbe prevalere sulla contrattazione nazionale nelle materie legate all’organizzazione del lavoro e della produzione.